Cagliari: le zone pedonali in centro non devono distruggere il commercio in periferia – VIDEO
Le zone pedonali fanno bene al turismo, non c’è dubbio, ma creano problemi nelle zone periferiche i cui negozi continuano a chiudere a ritmo sostenuto
di Sergio Atzeni
A Cagliari tra poco si inaugurerà una nuova zona pedonale in via Roma negli weekend di agosto che insieme al quartiere Marina, Corso Vittorio, via Manno, via e piazza Garibaldi e il quartiere Villanova formerà una zona senza auto tra le più grandi tra le città italiane e non solo.
Ma a questo punto altre strade importanti di altri quartieri rischiano la desertificazione commerciale e ai tanti negozi già chiusi se ne potrebbero aggiungere tanti altri.
Questo non vuol dire che le pedonalizzazioni non si debbano fare ma che nel contempo sia necessario organizzare manifestazioni per attirare pubblico anche in altre zone della città. Parliamo di via Dante, via Ottone Bacaredda, via Paoli ma anche via Is Mirrionis, via Sant’Avendrace e Pirri, tanto per fare alcuni nomi.
In queste zone altrettanto importanti come il centro si dovrebbero creare delle occasioni con il Comune capofila e organizzatore con pedonalizzazione per attirare la gente con, per esempio, estemporanee di pittura o scultura, festival di vario tipo o sagre alimentari diverse che darebbero indubbiamente nuova vita a quartieri e strade i cui abitanti e negozianti, non ha torto, oggi si sentono abbandonati.
Cagliari turistica quindi vuol dire anche valorizzare le zone decentrate che sarebbe un errore considerare periferie: il capoluogo della Sardegna è bello e piace nella sua estensione territoriale e non solo per il suo centro storico.