Cagliari: la Cgil  all’attacco sul  bando comunale della  gestione del verde pubblico

Cgil: “Se il bando non verrà modificato a rischio il futuro occupazionale di sessanta lavoratori che hanno garantito il decoro del verde urbano da oltre vent’anni”

di Antonio Tore

Dopo il bando sull’affidamento dei lavori di manutenzione del verde pubblico del Comune di Cagliari, la Flai Cagliari attacca duramente criticando il contenuto: “Non è stato inserito alcun riferimento al contratto collettivo – ha detto la segretaria Flai di Cagliari, Valentina Marci – ed è stata salvata una premialità residuale di soli 5 punti per chi assume il personale impiegato attualmente.

“Per l’ennesima volta – ha proseguito Marci – vengono disattesi gli impegni assunti tra amministrazione e sindacato nei diversi incontri degli ultimi anni, nei quali l’assessorato comunale dell’Ambiente si era impegnato a garantire la continuità lavorativa del personale”. Se il bando non verrà modificato, così come auspica la Cgil, verrà messo a rischio il futuro occupazionale di sessanta lavoratori che hanno garantito il decoro del verde urbano da oltre vent’anni.

Per queste ragioni, Cgil e Flai Cagliari hanno inviato una lettera all’assessore all’Ambiente, al sindaco, al dirigente dell’ufficio verde Pubblico, nella quale ricordano che le disposizioni del nuovo Codice degli appalti, in vigore dal 20 maggio, prevedono l’obbligatorietà delle clausole sociali e, quindi, l’assorbimento del personale nei cambi d’appalto.  “E’ singolare che la nuova normativa non sia ancora stata recepita dall’amministrazione” – ha detto ancora la segretaria Flai Cagliari – aggiungendo che “è necessario che la gara sia immediatamente sospesa per apportare le dovute modifiche al fine di salvaguardare i posti di lavoro nel rispetto della legge”.

Oltre a questo il sindacato denuncia che il mancato riferimento al contratto collettivo di settore rischia di favorire il dumping contrattuale, creando anche una eventuale concorrenza sleale tra aziende che operano nel rispetto delle regole e altre che, pur di fare profitto, cercano di risparmiare sulle spalle dei lavoratori.

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