A Cagliari celebrazioni per il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale
Il progetto “Il mondo in guerra visto dal cinema e dai media (1914-1945)” prende il via a Cagliari con la proiezione del film “Joyeux Noël”
di Antonio Tore
Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario dalla fine della Prima Guerra Mondiale e per il 70° Anniversario dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, gli studenti degli Istituti “La Marmora”, “Nivola”, “Gramsci” e “Bacaredda-Atzeni”, in collaborazione con il Comando Militare Esercito Sardegna, il Comitato Sardo per il Centenario della Grande Guerra, l’Università degli Studi di Cagliari e l’Ordine dei Giornalisti della Sardegna hanno organizzato il progetto scolastico denominato “IL MONDO IN GUERRA VISTO DAL CINEMA E DAI MEDIA (1914-1945)”.
All’iniziativa hanno aderito quattro Comuni (Monserrato, Capoterra, Villamar e Cagliari ) e una rete di cinque Istituti Scolastiti (I.C. La Marmora, le Medie di Capoterra, I.C. Statale Villamar, I.P.S.A.R. Gramsci di Monserrato, l’I.I.S. Bacaredda-Atzeni di Cagliari) con l’intento di ripercorrere, attraverso la proiezione di 9 film a tema in altrettante località della Città Metropolitana di Cagliari, eventi che dall’inizio del ‘900 hanno dato luogo a vicende che hanno segnato la società del tempo e hanno cambiato radicalmente il corso del XX secolo. La rassegna cinematografica sarà valorizzata dall’intervento di eminenti storici, fra i quali Alessandro Barbero, Michele D’Andrea, Mauro Canali, Maurizio Ferraris e altri, che coinvolgeranno l’uditorio con racconti e approfondimenti .
Domani venerdì 22, ore 9:30 presso l’Aula Boscolo, Blocco D, della Cittadella Universitaria, di Monserrato, l’incontro si aprirà con i saluti di benvenuto da parte delle autorità, al termine dei quali verrà proiettato il film francese “Joyeux Noël” (2005), scritto e diretto da Christian Carion, una verità dimenticata che rievoca la Tregua di Natale della Prima Guerra Mondiale, nel dicembre 1914, fra soldati di trincea tedeschi, francesi e britannici.
Seguirà la relazione dello storico Aldo Accardo (“La grande guerra e le nuove generazioni”) e in chiusura dibattiti e riflessioni.