Cagliari: Il Borgo sconosciuto – Sant’Avendrace
Da questo mese iniziamo a pubblicare una serie di articoli sui luoghi ignorati o poco valorizzati della città di Cagliari iniziando proprio da quel rione che a pieno titolo dovrebbe essere considerato il primo ” centro storico” di Cagliari: Sant’Avendrace.
di Roberto Copparoni
Il titolo potrà sembrare un po’ forte ma siamo fermamente convinti che tantissimi cagliaritani non conoscano la città in cui vivono.
Per esempio Sant’Avendrace è conosciuta per la Piazza Trento, i Palazzi della RAS, Via Sant’Avendrace, Città Mercato, L’Unione Sarda e pochi altri centri legati a scuole, attività commerciali e amministrative ma nulla di più.
Con le foto che vi mostriamo vogliamo cercare di farvi vedere una serie di luoghi assai importanti che meriterebbero una cura ben diversa. E pensare che tutti i giorni tanti di noi ci passano proprio davanti e non si fermano mai a sollevare lo sguardo e osservare.
Questo modo di vivere la città si manifesta in modo paradossale con una cultura che ha fatto in modo che tanti giovani identifichino per Santa Gilla la città mercato e non il compendio lagunare con la sua città Giudicale.
Le immagini vi mostreranno dei luoghi di grande interesse culturale, storico e archeologico che, inspiegabilmente vengono come celati per non far pensare e riflettere sugli errori commessi. Il problema e che di errori, nonostante tutto, ne sono stati commessi anche in tempi recenti, come ad esempio è stato fatto con la scellerata speculazione urbanistica di Viale Sant’Avendrace, di Via Montello, di via Vittorio Veneto, Via Falzarego, Via Villa Giusti, Via dei Punici, ecc., ecc. Peraltro quasi tutte queste abitazioni sono state costruite sopra delle aree archeologiche.
Certo prima la normativa era diversa e le sensibilità erano differenti. Ma oggi cosa è cambiato? Pensate che le ultime autorizzazioni urbanistiche risalgono agli anni 2000.
Per non parlare del degrado in cui versano degli altri siti che non sono affatto nascosti come la Tomba della Vipera, la Villa Laura, l’area dell’ex Cantiere Puddu, le tombe romane dell’ex villino Serra, per finire la villa Mulas-Mameli già appartenuta all’Avv. Massa posta sulla sommità del “colle della pace”, come un tempo veniva chiamato il colle di Tuvixeddu. Fra l’altro all’interno di questa pregevole costruzione Liberty vi sono ancora dei documenti e dei registri della cementeria che sono stati risparmiati da un terribile incendio doloso che ha quasi distrutto l’itero edificio.
Con queste foto non vogliamo dimostrare nulla ma solo mostrarvi una città diversa che spesso, troppo spesso, non vogliamo neppure conoscere e vedere. Ora non ci resta che sperare che “qualcuno” si accorga di tutto questo e magari intervenga per porvi un doveroso rimedio .
Nota: Le immagini si riferiscono (dalla prima foto in basso a sinistra) Tomba della Vipera, Villa Laura, Villa Mulas. Seconda fila da sinistra Via Montello, Via San Donà, Le seguenti foto riprendono alcuni scorci di Viale Sant’Avendrace e di alcuni vicoli. Le ultime due foto riguardano rispettivamente gli ipogei di Via Vittorio Veneto e una tomba romana dell’area del Villino Serra.