Anche in Sardegna sabato si celebra la giornata della Tutela individuale
Iniziative del Patronato Inca Cgil a Cagliari, Oristano, Sassari, Orosei e Olbia in concomitanza con altre 120 città d’Italia. Una campagna di informazione sui diritti dei cittadini in materia di prestazioni
di Antonio Tore
Anche la Sardegna partecipa alla Giornata della tutela individuale che si svolgerà sabato, in concomitanza con 120 città d’Italia, in cinque piazze con iniziative organizzate dal patronato Inca Cgil per rilanciare il tema dei diritti e informare i cittadini sulle diverse prestazioni in tema di welfare e pensioni, infortuni e malattie professionali, permessi e congedi parentali, politiche migratorie e altri servizi svolti. Gli operatori Inca, dalle 9 alle 13:30, saranno in piazza Repubblica (davanti al bar Europa) a Cagliari, in piazza Roma a Oristano, nell’emiciclo Garibaldi a Sassari, in piazza del Popolo a Orosei e in via Aldo Moro a Olbia.
“Si tratta di una campagna di informazione importante perché mira a coinvolgere i cittadini che, purtroppo, non sempre sanno di avere diritto ad alcune prestazioni, come gli assegni sociali o i risarcimenti per infortunio sul lavoro”, ha detto il direttore regionale Inca, Paolo Matta, aggiungendo che “ci sono prestazioni che se non richieste possono essere prescritte, perciò non sapere di averne diritto oppure farne richiesta in ritardo comporta un danno economico”.
Lo spirito della Giornata è proprio questo, dare informazioni dirette, attraverso una sorta di sportello itinerante, nel quale gli operatori Inca avranno modo di chiarire dubbi, prendere contatti e orientare i cittadini. Sarà anche l’occasione per presentare il nuovo progetto Form@ che, in collaborazione con altri patronati e il ministero, ha l’obiettivo di dare supporto e assistenza già nei Paesi di provenienza, ai cittadini stranieri che desiderano ricongiungersi con i propri familiari.
In tutta la Sardegna sono state 90 mila le pratiche trattate dall’Inca nel 2017, un segno tangibile del ruolo svolto dal patronato in difesa dei più deboli, perché la peculiarità delle prestazioni richieste è, purtroppo, di tipo assistenziale: “Siamo in una fase profondo rinnovamento – ha detto Paolo Matta – nonostante le difficoltà a cui ci hanno costretto i tagli delle ultime leggi di Stabilità continuiamo a mantenere il nostro ruolo istituzionale a tutela e garanzia dei cittadini, anche a fronte di una burocrazia sempre più complicata e alle normative in continua evoluzione”.