Al via da domani 27 settembre la XII edizione del Signal Festival.

Fino al 30 settembre, nei locali del Centro Culturale “Il Ghetto”, musica d’avanguardia, sperimentazione, improvvisazione ed elettronica.

 

di Antonio Tore

Doamni mercoledì 27 settembre, a partire dalle ore 15.30 nei locali del Centro Comunale D’Arte “Il Ghetto”, in via Santa Croce 18 a Cagliari, prenderà il via la dodicesima edizione di Signal, il festival internazionale che miscela performance, sound art, video e concerti, e che quest’anno si chiuderà nella giornata di sabato 30 settembre.

Organizzato dall’associazione culturale TiConZero, attiva a Cagliari dal 1995 in ambito musicale e teatrale, il Signal Festival coniuga riferimenti musicali di rigoroso valore storico ad esperienze di ricerca che superano i generi, analizzando i linguaggi e proponendo nuove forme. Attraverso la musica d’avanguardia, la sperimentazione, l’improvvisazione, l’elettronica, e con uno sguardo trasversale sulle ricerche in campo visivo, performativo e sui live media, il Signal Festival ha saputo attrarre nel tempo un pubblico molto attento e critico, che ha premiato l’impegno e la rilevanza della proposta culturale con una partecipazione consistente e appassionata fin dalla prima edizione.

Il tema centrale della dodicesima edizione sarà il paesaggio sonoro, inteso come la totalità dei suoni che ci circondano, che sono veicolo di identità e memoria, e che caratterizzano territori geografici ed emotivi. L’obiettivo di Signal è quello di raggiungere un incremento dell’utilizzo del suono come mezzo di rappresentazione e lettura del territorio, stimolando la nascita e lo sviluppo, anche a livello locale, di un movimento di interesse sul paesaggio sonoro, sulla sua tutela e sull’educazione all’ascolto, temi da anni catalizzatori di attenzione a livello internazionale.

Si partirà quindi alle ore 15.30 con l’inaugurazione di “Different Rhythms”, l’ottavo simposio internazionale sul paesaggio sonoro a cura di FKL (Forum Klanglandschaft), l’incontro biennale che invita studiosi, musicisti, artisti, educatori e operatori del settore ad una riflessione teorica e creativa sul tema del ritmo e del suo rapporto con il paesaggio sonoro, e che quest’anno verrà ospitato dalla città di Cagliari.

Alle ore 20.30 invece l’inaugurazione della mostra di arte contemporanea, sempre a cura di FKL, “Different Rhythms Installations”, che rimarrà aperta fino alla fine del festival negli orari 10-13 e 16-22.

La prima serata proseguirà con con ben due performance dal vivo: alle ore 21.30 Shiferaw Tariku, danzatore che utilizza un linguaggio ibrido tra le danze tipiche della tradizione etiope e danza contemporanea, si esibirà in “Dancing in the Land”, un progetto coreografato dallo stesso Shiferaw e da Momi Falchi. La performance sarà accompagnata dal materiale audiovisivo di Alessandro Olla, frutto dell’estensione di una sua ricerca sulle identità acustiche di Addis Abeba e sui paesaggi sonori dell’Etiopia.

Alle ore 22.30 infine l’esibizione di Emiliano Battistini, musicista, artista sonoro e ricercatore in materia di Studi Culturali Europei a Palermo, che da anni si occupa di paesaggi sonori, sia a livello artistico che accademico, e che presenterà il suo ultimo lavoro da solista, “Dreamscapes”.

Tutti gli eventi saranno totalmente gratuiti e aperti al pubblico e proseguiranno fino a sabato 30 settembre; a chiudere il festival le performance degli ospiti internazionali Floy Krouchi, bassista francese che da vent’anni si esibisce in tutto il mondo e che a Cagliari presenterà “Bass Holograms”, performance mistica e contemplativa realizzata grazie a un basso sperimentale, e Miquel Jordà, polistrumentista e compositore spagnolo che si esibirà in “The Last Frontier”, progetto legato ai temi dell’immigrazione, del terrorismo e dei conflitti di religione, e che racconterà la difficile situazione contemporanea di rifugiati e migranti.

La programmazione completa di tutti gli eventi, gli ospiti del festival e i dettagli sulle diverse attività è presente nel sito ufficiale: www.signalfestival.org.

 

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