Autotrasporto – Per le imprese in arrivo 36 milioni di euro per comprare e ammodernare mezzi, semirimorchi e container.

Mellino (Presidente Confartigianato Trasporti Sardegna): “Più fondi rispetto all’anno scorso per ammodernare le flotte”. I fondi del Ministero dei Trasporti disponibili dal 18 settembre.

 di Antonio Tore

Anche per le 1.722 imprese artigiane dell’autotrasporto sardo, è in arrivo l’opportunità di acquistare nuovi veicoli a metano, rimorchi, semirimorchi e casse mobili oppure radiare o rottamare i veicoli ormai obsoleti, grazie a 35,9 milioni di euro, messi a disposizione a livello nazionale dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.

Confartigianato Trasporti Sardegna ricorda che dal 18 settembre, esclusivamente per via telematica, i professionisti potranno presentare la domanda per accedere a tali fondi per rinnovare e adeguare il parco veicolare, acquisire beni strumentali per il trasporto intermodale oppure favorire iniziative di collaborazione e di aggregazione fra le imprese del settore. L’importo massimo ammissibile per gli investimenti per singola impresa non può superare euro 700.000.

I fondi messi a disposizione quest’anno sono maggiori rispetto a quelli dell’anno scorso – commenta Giovanni Antonio Mellino, vicepresidente Nazionale di Confartigianato Trasporti e Presidente Regionale – certamente non basteranno per soddisfare tutte le richieste ma rappresentano, in ogni caso, un passo in avanti per l’ammodernamento delle flotte”. “Purtroppo, da anni, nell’isola, il settore non riesce a ripartire – continua Mellino – nonostante incentivi e contribuiti, manca ancora la svolta che sarebbe necessario attendersi per una concreta ripresa”. “E’ necessario ricordarsi sempre che sul comparto si scaricano tutti i problemi delle imprese sarde – conclude il Presidente – e se la manifattura, o l’edilizia, non ripartono, o se alle famiglie mancano le condizioni economiche, ovviamente i mezzi rimangono fermi. Tutto ciò si riverbera in modo principale su occupazione e crescita dei territori”.

Le modalità specifiche per la procedura saranno pubblicate dall’11 settembre sul sito del Ministero Infrastrutture e Trasporti nella sezione “Autotrasporto” – “Contributi ed incentivi”.

Le cifre messe a disposizione sono destinate all’incentivazione a beneficio delle imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi attive sul territorio italiano, in regola con i requisiti di iscrizione al REN e all’Albo degli autotrasportatori.

Per i seguenti investimenti sono destinati gli importi di seguito specificati:

a) 10,5 milioni di euro per acquisizione di autoveicoli, nuovi di fabbrica, adibiti al trasporto di merci di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate a trazione alternativa a metano CNG, gas naturale liquefatto LNG e elettrica (Full Electric);

b) 10 milioni di euro per radiazione, per rottamazione o per esportazione al di fuori del territorio dell’Unione europea, di veicoli pesanti di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 11,5 tonnellate, con contestuale acquisizione di veicoli nuovi di fabbrica conformi alla normativa euro VI di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 11,5 tonnellate;

c) 14,4 milioni di euro per acquisizione di rimorchi e semirimorchi, nuovi per il trasporto combinato ferroviario rispondenti alla normativa UIC 596-5 e per il trasporto combinato marittimo dotati di ganci nave rispondenti alla normativa IMO, dotati di dispositivi innovativi volti a conseguire maggiori standard di sicurezza e di efficienza energetica;

d) 1,050 milioni di euro per l’acquisizione di casse mobili e rimorchi o semirimorchi portacasse, così da facilitare l’utilizzazione di differenti modalità di trasporto in combinazione fra loro, senza alcuna rottura di carico.

Sul sito web di Confartigianato Imprese Sardegna (https://www.sardegnaimpresa.it/), e in quello del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è possibile consultare i Decreti, ministeriale e dirigenziale, che riguardano l’erogazione dei contributi per investimenti per il settore, pubblicati nella Gazzetta ufficiale n. 178 dell’1 agosto scorso.

 

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