Rubrica: ”Una strada, un personaggio, una Storia” – Cagliari, via Giulio Dolcetta
Ogni settimana parleremo di una strada raccontando la storia del personaggio a cui è dedicata. Si potranno scoprire così le persone, molte volte sconosciute, legate alla storia della Sardegna o Italiana tramite la loro biografia
di Annalisa Pirastu
Via Dolcetta è una traversa che connette viale Elmas e viale Monastir.
Giulio Dolcetta nasce nel 1880 a Vicenza. Si laurea in ingegneria a Torino e, non ancora quarantenne, dirige la Società elettrica di La Spezia.
Nel dicembre del 1918 la Banca Commerciale Italiana crea la Società Bonifiche Sarde. Alle 850.000 lire versate dall’Istituto si aggiungevano le quote di tre soci, Adamoli, Menada e Giulio Dolcetta, che ne diviene amministratore delegato.
La S.B.S. nasceva con lo scopo di trasformare un’area di quasi ventimila ettari occupata da stagni ed acquitrini e frequentata esclusivamente da pastori, per creare impresa e ottimizzare gli investimenti della Società, ottenuti attingendo ai fondi di legge. Gli specchi d’acqua ospitavano la zanzara anofele e la malaria impediva ogni attività. Occorreva prosciugare il territorio regolando il corso di fiumi e torrenti per creare una redditizia agricoltura.
Dolcetta ha già acquisito una competenza tecnica e manageriale che gli servirà a curare gli ambiziosi progetti dell’Istituto di credito. Partecipa alla costruzione della diga sul Tirso e diviene uno degli animatori delle associazioni imprenditoriali cagliaritane trovandosi al centro di una vasta rete di interessi che, dal settore idroelettrico, si dirama verso costruzioni, trasporti, agricoltura.
Struttura in poco tempo questa rete ampliandola con una serie di collegate tra cui la Fabbrica cementi Portland, con lo stabilimento di Santa Gilla e la Società sarda costruzioni, con l’intento di sviluppare economicamente la Sardegna.
Il nuovo progetto inaugurato da Dolcetta segna un inizio assolutamente nuovo in quanto è l’avvio di un progetto industriale organico e diversificato non solo basato sull’ industria mineraria.
Dolcetta è un manager moderno e all’ avanguardia e ancor di più per la Sardegna. Alla capacità di trattare con i politici unisce una spiccata sensibilità ambientale. Riesce a coinvolgere nei suoi progetti la parte dinamica dell’imprenditoria sarda. Nel rafforza i rapporti con alcune figure fondamentali dell’ambiente Cagliaritano.
L’Italia, intanto, è diventata fascista. Nel 1928, viene creata Mussolinia, più tardi Arborea, prima città creata dal fascismo, fornita di tutte le strutture amministrative e politiche ed abitata da oltre tremila residenti, a sei anni dalla fondazione.
Il regime fa di Mussolinia un caso esemplare delle capacità realizzatrici del fascismo.
Dolcetta si trasferisce nella lussuosa sede che la Sbs ha edificato ad Arborea.
Concepisce l’idea che l’esperienza possa essere ripetuta in altre zone della Sardegna coi finanziamenti pubblici.
Dopo trent’anni, nel 1933 lascia la Sardegna.
Muore nel 1943.
E’ stato il primo esperimento di sostituzione etnica: via i sardi.