Rubrica: ”Una strada, un personaggio, una Storia” – Cagliari, via Giovanni Battista Tuveri
Ogni settimana parleremo di una strada raccontando la storia del personaggio a cui è dedicata. Si potranno scoprire così le persone, molte volte sconosciute, legate alla storia della Sardegna o Italiana tramite la loro biografia
di Annalisa Pirastu
Via Tuveri si trova a Cagliari ed è il proseguimento di via dei Conversi.
Giovanni Battista Tuveri nacque a Forru, l’odierna Collinas, il 4 Agosto 1815.
Perse il padre Salvatore, avvocato, quando aveva a cinque mesi e la madre M. Angela Licheri quando ave va 17 anni. A quell’età andò a vivere col nonno materno, il magistrato Domenico Vincenzo Licheri.
La casa del nonno era il ritrovo di molti, intellettuali di varia tendenza, e qui il giovane Tuveri poté acquisire una buona formazione culturale.
Studiò retorica e filosofia nel seminario tridentino di Cagliati, conseguendovi il diploma di Maestro delle Arti nel 1833.
A diciotto anni si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza di Cagliari ma mostrò sempre insofferenza per il clima rigido e chiuso che caratterizzava l’ambiente accademico cagliaritano. Abbandonò quindi l’università dopo circa due anni e si ritirò a Collinas per dedicarsi ai suoi studi.
Cominciò l’attività di giornalista e si trovo in polemica, essendo repubblicano, con molti intellettuali monarchici e cinservatori dell’epoca.
Nel1848 Tuveri condusse un’aspra polemica nei confronti di Giovanni Siotto Pintor, giornalista e deputato partigiano della monarchia sabauda, accusato dagli ambienti repubblicani isolani, di spirito arrivistico.
La polemica piuttosto accesa riguardava in particolare l’origine del potere monarchico e i limiti dell’autorità.
Tuveri fu uno degli esponenti del cosiddetto cattolicesimo federalista. Fu eletto deputato per due volte al Parlamento Subalpino.
In qualità di deputato si oppose all’accorpamento della Sardegna con i territori piemontesi, e fu in forte contrapposizione con Gioberti per le posizioni antirepubblicane e antimazziniane.
Nel 1850 fondò a Cagliari il giornale la Gazzetta Popolare, oltre a collaborare con numerosi giornali sardi e italiani. Il suo pensiero politico, sociale e morale era particolarmente tagliente e polemico, nei confronti della corruzione degli ambienti politici dominanti e della “turba” servile, sostenitrice della monarchia sabauda.
Nel 1871 assunse la direzione del Corriere di Sardegna.
Fu sindaco di Forru dal 1870 al 1887e a lui si deve il cambio del nome in Collinas. La sua carriera politica lo portò a diventare consigliere provinciale a Cagliari
Fece molte battaglie contro il centralismo del Regno di Sardegna chiedendo maggiore autonomia, soprattutto fiscale, per i piccoli comuni.
A livello nazionale, fu amico di Cattaneo e di Mazzini e di, e nel 1867 sollevò la cosiddetta Questione sarda propugnando un riscatto dell’Isola e del popolo sardo, contro uno stato centralista e oppressivo. Tuveri non era mazziniano, anche se era in rapporti di amicizia con lui e i suoi scritti venivano ospitati costantemente nei giornali mazziniani Aveva in comune con il genovese il pensiero religioso come fondamento del pensiero politico. Ciò che li separava era per òil programma federalistico di Tuveri che mal si accordava con l’unitarismo mazziniano.
Scrisse numerose opere di carattere politico, giuridico e filosofico.
Mori a Collinas l’ 8 dicembre del 1887.