Cossa dei riformatori chiede commissione d’inchiesta sulla Protezione civile sarda
Secondo l’esponente dei riformatori c’è stata una pessima gestione dell’emergenza e diverse allerta rosse non attendibili diramate in questi mesi
Redazione
“Sulla Protezione civile serve una commissione d’inchiesta, dopo la pessima gestione dell’emergenza e le allerta rosse non attendibili diramate in questi mesi”. Lo dice il consigliere regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.
“Vogliamo capire – dice Cossa – se la funzione principale della Protezione civile della Sardegna è quella di scaricare la responsabilità sui sindaci. L’assessore della difesa dell’ambiente dovrebbe essere più attenta e meno supponente. I sardi sono soli davanti all’emergenza. Bisogna intervenire subito prima di dover piangere qualche vittima. Non è più tempo di approssimazione. Se la maggior parte dei comuni non hanno un piano di protezione civile è perché hanno bisogno di aiuto e di sostegno da parte della regione. In caso contrario avremo inutili piani fotocopia, e non strumenti tarati sul rischio specifico dei luoghi”.
Se solo potessimo far pagare i danni a chi ha fatto la guerra alle province…
Ora ci troviamo con organismi lontani dai problemi del territorio, insensibili e incapaci.
A forza di togliere poteri ai cittadini, i riformatori hanno regalato la Sardegna ai prefetti e alle sovraintendenze!