Un algerino aggredito con una taglierina in via Lepanto
Ennesimo episodio criminoso tra immigrati. Un libico, Adem Nuasrin Chaabane, con una taglierina assesta un fendente alla testa di un algerino e si allontana. intercettato dagli agenti in piazza del Carmine è stato arrestato
redazione
Gli Agenti della Squadra Volante sabato hanno arrestato un libico per tentato omicidio di un altro cittadino straniero. Un equipaggio della Squadra Volante transitando in piazza del Carmine ha notato tre stranieri che discutevano animatamente ed uno di loro impugnava una taglierina.
L’immediato intervento degli Agenti ha portato al fermo dei tre e al disarmo di giovane che brandiva la taglierina mancante di una parte della lama. I tre sono stati identificati per Adem Nuasrin Chaabane, 24enne libico, Mohamad Saker Achraf, 28enne libico e Kouki Mouna, 28enne tunisina.
Da subito gli Agenti hanno capito la gravità della situazione perché il Nuasrin Chaabane aveva le mani intrise di sangue e gli altri due visibilmente agitati. Mentre gli agenti cercavano di ricostruire l’accaduto è pervenuta un’altra segnalazione al 113 che indicava nella vicina via Lepanto un uomo ferito alla testa a seguito di una violenta lite con tre stranieri che si sono rapidamente allontanati in direzione Piazza del Carmine.
L’intervento sul posto di altri equipaggi della Squadra Volante e dei Falchi della Squadra Mobile, ha permesso di acquisire numerose testimonianze che un cittadino straniero era stato colpito da un fendente alla testa con una taglierina da un suo connazionale e che, unitamente ad altri due, si sono allontanati velocemente verso la piazza del Carmine, mentre il ferito era stato trasportato al pronto Soccorso del “Brotzu”. Sul posto, inoltre, gli Agenti hanno trovato una estesa macchia di sangue e la metà di una lama di taglierina compatibile con quella posseduta dal Nuasrin Chaabane.
Il ferito è stato raggiunto in ospedale dai poliziotti ed è stato identificato per Abdelkar MIsihel 32enne algerino che ha riportato una grossa ferita da arma da taglio alla testa per la quale sono stati necessari numerosi punti di sutura.
I tre sono stati accompagnati negli uffici della Questura e successivamente presso gli Uffici della Polizia Scientifica per l’identificazione. La dinamica dei fatti ha permesso di ricostruire l’intera vicenda cioè l’accoltellamento di Abdelkarim Misihel ad opera di Nuasrin Chaabane a seguito di una discussione per futili motivi e l’intervento di Saker Achraf come pacificatore per separare i due.
Al termine degli accertamenti Adem Nuasrin Chaabane è stato arrestato per tentato omicidio e, su disposizione del Pm di turno, trasferito nel carcere di Uta, mentre gli altri due sono stati rilasciati in quanto non sono emersi elementi su un loro coinvolgimento diretto.