Via Roma pedonale: la posizione della Confcommercio

Anche l’Organizzazione dei Commercianti prende posizione sulla pedonalizzazione di via Roma ed esprime le proprie idee e proposte in merito. Pubblichiamo integralmente il comunicato.

di Antonio Tore 

“A poche ore dal termine della sperimentazione della via Roma pedonale vogliamo offrire il nostro contributo per il futuro. Non ci siamo voluti calare nell’agone delle polemiche e dei pour parler delle scorse settimane, ma oggi pensiamo che occorra far sentire la voce delle imprese, non solo quelle che si affacciano sul lato portici di una delle principali strade del capoluogo edel quartiere Marina.

A scanso di equivoci occorre subito dire che Confcommercio Sud Sardegna sostiene l’idea della grande piazza sul mare e sostiene la pedonalizzazione della Via Roma. Non fatta nel modo in cui è stata realizzata la sperimentazione. Pur apprezzando il coraggio dimostrato anche in questa occasione dal sindaco Zedda, temiamo stavolta che i costi sociali sostenuti dalla intera comunità siano stati nettamente superiori ai benefici effetti procurati ad un esiguo numero di esercizi cittadini.

La chiusura al traffico della strada che collega parti importanti della città deve essere messa in atto con criterio. Bisogna certo guardare alle buone pratiche delle grandi capitali italiane ed europee, a modelli come Genova e Trieste, ma uniformarsi acriticamente sarebbe un errore. La stessa idea sbagliata che portò ad alcune scelte sull’austerity sull’onda di “ce lo chiede l’Europa”.

Nella settimana europea per la mobilità sostenibile, l’Amministrazione deve tenere a mente alcuni elementi fondamentali che devono rappresentare la base da cui partire per rendere Via Roma pedonale. Il primo è certamente la garanzia degli spostamenti, non solo per chi può scegliere di andare in bici o a piedi o con i mezzi pubblici. Non tutti infatti hanno la possibilità, per motivi fisici, organizzativi o lavorativi, di potersi recare a scuola, a lavoro e presso gli uffici pubblici – molti dei quali siti tra Viale Trieste e Viale Trento – senza usare l’auto privata. Non solo. Creare il deserto solo perché il lato porto può contenere il flusso del traffico veicolare – in alcune ore con lunghe code – non porta benefici né all’ambiente, né alla salute dei cittadini. Quelli che “hanno dovuto” continuare a prendere l’auto per i propri spostamenti hanno cambiato strada, scegliendo percorsi alternativi e intasando, sempre nelle ore di punta, anche questi. Oppure sono rimasti in fila pazientemente e con il motore acceso e i gas di scarico fumanti a pochi passi dalla via Roma pedonale. Quelli che hanno scelto i mezzi pubblici hanno dovuto fare i conti con l’assenza, in diversi tratti, di corsie preferenziali per i bus che, nelle ore di punta, impiegano molto tempo per piccoli spostamenti. Quelli che hanno optato per la bici, invece, aspettano – anche loro pazientemente – che venga completato il circuito ciclabile cittadino per evitare slalom tra le auto e i bus.

In tutto questo gli imprenditori devono fare i conti con il deserto antimeridiano della strada che si affaccia sul mare, solcata solo da sardi di passaggio e crocieristi, mentre gli altri turisti che alloggiano in città affollano, guarda caso la mattina, le spiagge del Sud dell’Isola. C’è poi chi coraggiosamente ha chiesto ed ottenuto di sistemare tavolini e sedie sui lastroni: a loro va il nostro plauso e supporto.

Tenuto conto di tutto ciò ecco la nostra proposta per continuare a mantenere la pedonalizzazione in via Roma: la chiusura al traffico è possibile tutti i giorni, ma non h24; sarebbe più opportuno vietare gli accessi e il parcheggio negli orari serali e nel weekend, valutando con attenzione gli effetti e coinvolgendo residenti e imprenditori, di chiudere al traffico anche altre strade commerciali limitrofe, come il Largo Carlo Felice di cui si è parlato nelle scorse settimane; serve poi un programma di animazione cittadina per far tornare i potenziali clienti verso il centro della città e prevedere agevolazioni e supporto per dare la possibilità ai giovani imprenditori, ma non solo, di risollevare quelle serrande ormai chiuse da tempo e che rappresentano un pugno in un occhio nelle strade a maggiore vocazione commerciale in un’area vasta che va dalla via Dante a Viale Trieste; inoltre occorre prevedere la possibilità di favorire l’uso dei mezzi pubblici attraverso la predisposizione di corsie preferenziali, integrazioni tariffarie parcheggi-bus e sconti sulle tariffe, in alcuni periodi dell’anno, per chi acquista in centro. E servono anche posti auto vicini al centro: non si tratta di un tabù, ma di dare un servizio che ha permesso ai centri commerciali di richiamare i clienti. Avevamo gioito all’idea del tunnel e, secondo noi, non è del tutto da mettere da parte, di qualunque colore politico sia.

Solo così la pedonalizzazione può essere accettata come un’opportunità e non solo subita”.

Alberto Bertolotti, presidente Confcommercio Sud Sardegna

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