Spanu commenta la bocciatura da parte del TAR del concorso per Dirigenti

Dopo l’accoglimento dei ricorsi contro il bando dei concorsi per dirigenti, l’assessore Spanu rilancia l’impegno  per coprire i posti vacanti nell’amministrazione della Regione

di Antonio Tore

“Mentre leggiamo e valutiamo con la dovuta attenzione i pronunciamenti del TAR che accolgono i ricorsi sul Bando di concorso per l’assunzione dei Dirigenti della Regione, ritengo opportuno ricordare l’urgente necessità, per la nostra macchina amministrativa, di dotarsi di nuove figure di vertice che rispondano alle effettive esigenze più volte palesate. Il mio impegno quindi rimane quello di coprire queste esigenze secondo criteri innovativi. Il Bando rispondeva a tali principi e cercherò, tenendo conto di quanto emerge dalle sentenze, di riavviare il percorso nei tempi più brevi perché, a prescindere dalle posizioni, prevale la consapevolezza dell’urgenza di raggiungere l’obiettivo”.

Questa la dichiarazione dell’assessore degli Affari Generali e del Personale Filippo Spanu.

“Paiono stonate e pretestuose  – osserva l’esponente della Giunta – le dichiarazioni di esponenti del centrodestra che con scarsa memoria, rispetto a quanto avvenuto nel recente passato, lamentano infondate invasioni di campo della politica relativamente  alle competenze della struttura. Mai c’è stata da parte mia tale volontà ma piuttosto ho provveduto a dare corso agli atti necessari secondo modalità analoghe a quanto fatto in tutti i precedenti concorsi banditi dalla Regione, tra i quali il travagliato bando di concorso per dirigenti promosso dalla Giunta Cappellacci, firmato dall’allora Assessore del Personale, ed esitato ben tre anni dopo”.

La materia del contendere riguardava il concorso bandito dalla Regione per l’assunzione di venti dirigenti,  bando che escludeva disoccupati e precari.

I giudici del TAR, come noto, hanno accolto la questione di competenza sollevata dall’avvocato di una dipendente dell’agenzia regionale Laore e, tuttavia, lo stesso TAR ha riunito tutti i ricorsi presentati ed ha accolto parzialmente anche l’opposizione presentata dal sindacato autonomo Fedirets che contestava l’obbligo per i partecipanti di scegliere un unico ambito disciplinare: secondo i giudici amministrativi, anche tale aspetto è da considerarsi irregolare.

Un altro aspetto censurato dai giudici del Tar riguarda il fatto che l’indizione del bando sarebbe dovuta spettare alla parte amministrativa e non a quella politica, come invece è successo nella realtà. La delibera di  attivazione della procedura concorsuale, infatti, era stata firmata dall’assessore del Personale e degli Affari Generali, Filippo Spanu, con contestuale ratifica da parte dell’Esecutivo.

“In base al quadro normativo complessivo – dichiarano i giudici – la competenza per l’indizione del bando, nonché la definizione dei correlati criteri, spettava al dirigente e non all’assessore  e alla Giunta”.

Da tutto ciò scaturisce la presa di posizione di Spanu sopra riportata.

 

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