Solito show di Sgarbi all’aeroporto di Elmas

Questa volta tocca ai controllori del rispetto delle norme di sicurezza nell’aeroporto di Elmas subire gli attacchi verbali feroci del critico d’arte. “A Cagliari c’è un regolamento da ladri”

di Antonio Tore

 

Tutti coloro che utilizzano il mezzo aereo per uscire dalla Sardegna o rientrarci, sanno che, dopo gli episodi dell’11 settembre sono stati inaspriti i controlli nelle aree di imbarco e, quindi, ci si attrezza di conseguenza.

I prodotti “liquidi, vengono esibiti in buste trasparenti e non devono avere contenitori superiori a 100 ml. Perciò, gli uomini, ad esempio, si attrezzano di schiume da barba “da viaggio” che si possono trovare a pochi euro in qualsiasi supermercato.

Questo capita non solo a Cagliari, ma in qualsiasi aeroporto d’Italia. Ci si arma di pazienza e ci si prepara per tempo ai necessari e utili controlli.

Visto che l’On. Sgarbi viaggia spesso, dovrebbe ricordare (prima di tutto a se stesso) che viaggiare, ad esempio negli Stati Uniti, comporta controlli anche del bulbo oculare o delle mani, per rilevare eventuali tracce di esplosivi.

E che dire, altro esempio, delle partenze da Tel Aviv? Oltre al rigoroso controllo del bagaglio (capo per capo) e, anche qui, del bulbo oculare, è necessario attraversare 7 fasi di controllo.

Ogni Paese adotta le misure di controllo che ritiene idonee a prevenire eventuali atti terroristici e a queste ogni persona si deve attenere.

Certo, si intende “ogni persona”, a prescindere dal “ruolo” nella società. Siamo tutti cittadini italiani e non dovremmo offenderci se ci viene chiesto di aprire una valigia o di non portare una bottiglia d’acqua con noi.

Il rispetto delle regole e delle norme spetta a tutti, ma l’esempio, a volte, dovrebbe pervenire anche da coloro che hanno incarichi pubblici come l’On. Sgarbi.

Cagliari è in Italia, non solo geograficamente e noi, cittadini qualsiasi, non ci sentiamo vessati da un “regolamento da ladri”…..per una schiuma da barba……

 

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