Si è spento il sorriso della Rai: è morto Fabrizio Frizzi

Il noto conduttore di programmi TV di intrattenimento si è spento improvvisamente all’età di 60 anni a causa di una emorragia cerebrale. “Grazie Fabrizio, per tutto l’amore che ci hai dato”: le parole della moglie Carlotta e dei familiari.

di Antonio Tore

I problemi fisici erano iniziati il 23 ottobre: mentre registrava negli studi Rai una puntata de “L’eredità” fu colpito da ischemia cerebrale e costretto ad interrompere la trasmissione che conduceva alternandosi con Carlo Conti.

Il 15 dicembre, comunque, ricomparve in Tv, facendo una improvvisata durante la trasmissione di Antonella Clerici che, visibilmente commossa, lo strinse in un lungo abbraccio.

Il 5 febbraio, al compimento del suo 60esimo compleanno, non nascose le difficoltà del suo stato fisico, senza, tuttavia, nascondere il sorriso che lo ha accompagnato sempre: “La mia lotta non è ancora finita”, disse nell’occasione.

Fabrizio Frizzi è stato veramente un uomo di spettacolo che ha fatto una lunga gavetta televisiva: basti pensare che esordì a 20 anni in un programma pomeridiano, “Tandem” condotto assieme ad Enza Sampò. Da lì sono stati tantissimi i programmi da lui condotti: “Scommettiamo che?”, le maratone di “Telethon”, “Miss Italia”, “I fatti vostri”, “Per tutta la vita”, ecc.

Frizzi non si limitò a presentare programmi, ma si cimentò anche come ballerino in “Ballando sotto le stelle” e imitatore in “Tale e quale show”.

E’ stato anche doppiatore in alcuni film di animazione, dando la voce al cowboy di “Toy Story”.

La sua vita sentimentale lo vide sposato prima a Rita Dalla Chiesa, da cui divorziò nel 2002 e successivamente con Carlotta Mantovan, giornalista di Sky, dalla quale ebbe una figlia: Stella.

Il suo stile sobrio e non amante di troppi riflettori, lo portarono anche ad essere un silenzioso donatore di midollo osseo, che permise di salvare una ragazza di Erice e, per questo motivo, ricevette la cittadinanza onoraria.

Il suo sorriso e la sua serenità mancheranno nel mondo televisivo, spesso amante, invece, dell’apparire, ma mancherà soprattutto a tutti gli spettatori che lo hanno apprezzato e amato negli anni.

 

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