Scuola: mancano i docenti di sostegno specializzati

L’associazione ABC, che si prende cura di cerebrolesi, minaccia di chiedere i danni al Miur a tutela dei disabili che non hanno ancora il docente di riferimento. Tra nuovi e vecchi problemi si apre l’anno scolastico per tutte le scuole, con il progetto pilota di Bono finanziato per 4 milioni da Iscol@.

di Annalisa Pirastu

Via ufficiale alle lezioni per tutte le scuole. Oltre 205mila alunni in Sardegna si troveranno sui banchi dopo la pausa estiva. I problemi come al solito non mancano, anzi si moltiplicano, perché agli annosi problemi dell’edilizia scolastica e docenti di sostegno, si aggiunge la nuova normativa sui vaccini.

Ritorna prepotentemente l’irrisolto problema del sostegno. Molti alunni disabili non hanno ancora il loro insegnante di riferimento.

“Per quanto riguarda i docenti su posto comune – spiega all’ANSA il direttore scolastico regionale Francesco Feliziani – non dovrebbe mancare nessuno o quasi nessuno. Sul sostegno c’è invece un problema di grande carenza di docenti specializzati. Ci potrebbe essere un problema, ma solo per pochissimi giorni perché provvederanno le scuole con le graduatorie d’istituto”.

La Cgil parlano di 6.489 disabili con cifre riferite a luglio di quest’anno, con 2.738 posti disponibili. La priorità spetta ai docenti specializzati ma, vista la carenza di numeri in questo senso, si dovrà attingere tra i docenti non specializzati.

Polemici i docenti di ruolo che l’anno scorso, per favorire il riavvicinamento a casa, erano stati assegnati in deroga sul sostegno. Niente da fare poi, almeno sui trasferimenti interprovinciali, per gli specializzandi che hanno iniziato ad agosto il corso sul sostegno delle Università sarde.

Dalla Sardegna parte l’allarme esteso a tutta l’Italia. L’associazione Abc, storico punto di riferimento nazionale per i bambini cerebrolesi, minaccia di fare causa al Ministero. “Le sentenze negli anni scorsi “ dice la segretaria nazionale Francesca Palmas, responsabile del settore scuola, “ci hanno sempre dato ragione.”

Il Miur rischia di essere oggetto di un risarcimento danni, anche morali, per ogni giorno di ritardo in cui i ragazzi disabili saranno privi dell’insegnante di sostegno.

Le Associazioni legate alla scuola si riuniscono per convocare l’Osservatorio nazionale sull’inclusione scolastica. Dall’emergenza si deve arrivare al disegno di legge per spazzare via gli attuali disagi.

L’assessore regionale della Pubblica istruzione, Giuseppe Dessena, a Bono in occasione dell’apertura del nuovo anno scolastico, parla di alzare l’asticella della professionalità da fornire agli studenti.

Dessena ha espresso l’augurio di “un sereno e proficuo anno scolastico” che, per il titolare dell’Istruzione, passa anche “dalle azioni concrete per abbattere la dispersione scolastica, dando avvio a tutti gli interventi in programma”.

L’assessore ha quindi incontrato sindaci e amministratori del territorio, per discutere delle esigenze scolastiche e del problema dello spopolamento e della dispersione scolastica.

Bono è uno dei Comuni che, grazie al progetto Iscol@, ha ricevuto quattro milioni di euro per migliorare la scuola e innalzare la qualità dell’istruzione.

A Bono dovrebbe che nascere un nuovo tipo di istituto scolastico, a garanzia di una didattica innovativa e al passo con i tempi. Un progetto molto complesso che ha richiesto l’impegno di amministratori e numerose figure professionali.

 

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