Sassari: incontro sulla “Rete metropolitana” con gli otto comuni del Nord Sardegna

I Comuni che fanno parte della Rete (Sassari, Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sennori, Sorso, Stintino e Valledoria)  amministrano un’area in cui vivono quasi 228mila abitanti

 di Alessio Atzeni

Domani alle 12 nella sala consiliare di Palazzo Ducale, il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore della Programmazione Raffaele Paci parteciperanno all’incontro organizzato dalle amministrazioni comunali con le parti economiche e sociali per fare il punto sul progetto di sviluppo della Rete metropolitana del Nord Sardegna all’interno della programmazione territoriale.

OTTO COMUNI, STRATEGIA CONDIVISA – Sono otto i Comuni che fanno parte della Rete (Sassari, Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sennori, Sorso, Stintino e Valledoria) e amministrano un’area in cui vivono quasi 228mila abitanti. Un progetto ambizioso, che la Regione sostiene: la manifestazione d’interesse che è stata presentata punta infatti su una “rete metropolitana intelligente” che, pensandosi e organizzandosi come una grande città unitaria, punta a ridisegnare il nord-ovest della Sardegna mettendo a sistema le politiche, i progetti e le iniziative, favorendo innovazione sociale e  sviluppo competitivo. Cultura e ambiente, ricerca e sviluppo, qualità della vita, mobilità sostenibile i pilastri su cui si fondamentale  il progetto di sviluppo.

NUOVE RISORSE DOPO L’ITI – Quella della rete metropolitana del nord Sardegna è la programmazione territoriale più rilevante per estensione della zona e numero di abitanti, ma lo è anche perché la stessa legge 2 sancisce la necessità di interventi specifici proprio in virtù del suo status giuridico. Le risorse disponibili per finanziare il progetto di sviluppo sono 70milioni di euro, più i 15 già stanziati dell’Iti (Investimento territoriale integrato) che interviene sulla riqualificazione urbana della parte bassa del centro storico di Sassari, in particolare nei rioni San Donato, Sant’Apollinare e valle del Rosello, con l’obiettivo di rivitalizzare quelle zone urbane dal punto di vista sociale, culturale, economico, ambientale, creando opportunità di lavoro e combattendo l’emarginazione.

IL BILANCIO DELLA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE – Avviata dalla Giunta a metà del 2015, la programmazione territoriale della Regione  mette in campo oltre 350milioni di euro. Sono 9 i progetti già chiusi e finanziati per un totale di 130 milioni di euro con 14 Unioni e 110 Comuni coinvolti. Altri 11 progetti sono avviati o in fase di co-progettazione (16 Unioni e 139 Comuni coinvolti), 5 in fase di avvio (5 Unioni e 35 Comuni coinvolti). Complessivamente parliamo di 24 progetti con 35 Unioni, 284 Comuni e 950mila cittadini coinvolti, cioè il 90% dei 293 Comuni Sardi che hanno i requisiti per partecipare alla programmazione territoriale. Oltre il 70% degli interventi vede già realizzate le gare di progettazione esecutiva. In Alta Gallura e Parte Montis alcuni interventi sono stati già appaltati e aggiudicati i lavori. I progetti, per mantenere i finanziamenti, devono essere realizzati in 36 mesi.

 

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