Sanità privata isolana sul piede di guerra

Tocco (FI): “La Giunta si impegni a rivedere i fondi per le prestazioni, con l’aumento del budget per le strutture”.

di Antonio Tore

 Sanità privata sarda sul piede di guerra. “Il budget stanziato dalla Regione per la medicina specialistica e la riabilitazione non riesce a coprire tutte le spese delle strutture accreditate”.
La denuncia arriva dal consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) – vice presidente della commissione salute – che lancia l’allarme sul rischio chiusura delle residenze convenzionate.
“La Regione – spiega l’esponente degli azzurri – ha rivisto le tabelle relative alla medicina specialistica, con l’erogazione di risorse irrisorie per le diverse prestazioni. Questi finanziamenti non riescono a coprire neppure le spese per il personale”.
Una situazione identica riguarda la riabilitazione: “Le strutture accreditate vanno ad incrociare le richieste del mondo della disabilità e non solo – aggiunge Tocco – con fondi ridotti al lumicino per le diverse prestazioni, con un parametro che va di pari passo alle ore del servizio assistenziale”.
Tocco porterà avanti la battaglia nel parlamentino, auspicando una revisione delle diverse tabelle: “La realtà è che qui si rischia di cancellare la sanità privata, con la fine delle prestazioni di base per i sofferenti – conclude il rappresentante forzista – E’ necessario che l’assessore Arru ponga fine a questa sottrazione di risorse, con l’incremento del budget per le strutture accreditate, anche per evitare il taglio dei posti di lavoro”.

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