Rubiu (UDC): LavoRas, legge farsa e promesse tradite

Il capogruppo UDC Rubiu: “Nessuna cumulabilità tra risorse regionali e sgravi nazionali. I 34 milioni di euro per le nuove assunzioni sono un miraggio per i giovani”

di Antonio Tore 

 

Incentivi con beffa su LavoRas. La legge varata le scorse settimane, con uno stanziamento di 34 milioni di euro per i bonus per le nuove assunzioni, è destinata a rivelarsi un miraggio per i giovani – e non solo – in cerca di occupazione.

Il grido d’allarme è stato lanciato dal capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu: “L’universo del lavoro è in attesa che l’assessorato emani l’avviso per l’accesso agli incentivi all’assunzione, con finanziamenti destinati alle imprese, ma la situazione è congelata perché non c’è certezza sulla legittimità di quanto previsto dal Programma Lavoras con il divieto di cumulabilità tra incentivo regionale e benefici nazionali”.

Così, più che per le ricadute (molto dubbie) sull’occupazione, la misura rischia di far parlare di sé per il caos amministrativo che ha messo a nudo.

“Un’amara novità che andrà a riflettersi sui giovani disoccupati, ancora una volta illusi dalla giunta Pigliaru – continua Rubiu, che ha presentato un’interrogazione urgente sull’argomento – Secondo quanto previsto dal programma LavoRas, infatti, l’incentivo regionale previsto per le assunzioni a tempo indeterminato dovrebbe sommarsi allo sgravio contributivo della legge nazionale in favore delle stesse aziende. Un’incongruenza che mette a rischio il provvedimento, perché in contrasto con le norme”.

Da qui il ritardo nell’avvio dei progetti, con la legge che potrebbe non essere mai applicata: “La legge – conclude Rubiu – simboleggia così l’ennesima promessa disattesa per i disoccupati, soprattutto tanti giovani, in grave crisi economica. Abbiamo segnalato questa contraddizione, con la grave svista che potrebbe generare un caos senza fine anche per le aziende, bloccate per il reperimento delle risorse per il lavoro”.

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