Regione: ai Comuni la gestione del “Reddito di Inclusione Sociale” (Reis)

Lo ha stabilito la Giunta, accogliendo la proposta di modifica delle Linee guida del REIS presentata dall’assessore Luigi Arru

di Giona Siani

Saranno ancora i Comuni a gestire le risorse del REIS (Reddito di Inclusione Sociale) per il 2017, con propri progetti o attraverso l’inclusione attiva in stretta collaborazione con l’Ufficio di piano del proprio PLUS e l’ASPAL, l’agenzia per le politiche attive per il lavoro. Lo ha stabilito la Giunta, accogliendo la proposta di modifica delle Linee guida del REIS presentata dall’assessore Luigi Arru.

“La gestione del reddito di inclusione sociale – ricostruisce l’assessore – avrebbe dovuto prevedere le stesse procedure che il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha approntato per il SIA (Sostegno per l’Inclusione Attiva), misura equivalente adottata a livello nazionale. Attraverso un protocollo d’intesa tra la Regione, il Ministero e l’INPS si sarebbero definite le modalità operative attraverso le quali l’INPS avrebbe dato attuazione alle linee integrative previste dal REIS e deliberate dalla Giunta Regionale. In tal modo, come già avviene per il SIA, le domande dei cittadini presentate ai Comuni di appartenenza, sarebbero state caricate a sistema e poi gestite completamente dall’INPS attraverso la carta già in uso, utilizzando le risorse nazionali o quelle regionali a seconda della tipologia di beneficiari.

In questo modo i Comuni sarebbero stati sollevati dall’attività di gestione che fino al 2015 li aveva visti coinvolti nell’attuazione del Programma Povertà della Regione”. Nonostante l’assessorato delle Politiche sociali si sia attivato subito dopo l’approvazione della legge, si sono presentati ritardi a livello nazionale che hanno rallentato la piena applicazione del REIS. Alla fine dello scorso anno la Regione ha comunque impegnato le somme stanziate in bilancio a favore dei Comuni prevedendo, in questa fase di transizione, di dover in ogni caso assicurare il REIS ai destinatari previsti dalla Legge regionale, secondo le priorità fissate dalla Giunta.

“Dal confronto con l’Anci e con gli Ambiti Plus – spiega ancora Arru – è emersa l’esigenza di integrare le linee guida approvate a dicembre e di considerare il 2017 come un anno di transizione, in cui prevedere diverse modalità di gestione REIS”. Con la delibera approvata oggi la Giunta consentirà ai Comuni di utilizzare le eventuali economie del vecchio Programma Povertà e le risorse del 2016 per l’attivazione di progetti d’inclusione attiva.

 

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