Pigliaru: ora per l’ex Ospedale Marino si aprono grandi prospettive con riqualificazione  di alto profilo

Pigliaru: “Fin da subito lavoreremo insieme al Comune di Cagliari su una riqualificazione di alto profilo”

redazione

“Siamo molto soddisfatti di una sentenza che ribadisce le nostre ragioni, così duramente e lungamente difese. Stiamo portando avanti un grande progetto per rendere alla Sardegna, all’interno di un discorso di riuso e valorizzazione economica ed ambientale, i suoi beni di maggior potenzialità, troppo spesso abbandonati. Per l’ex ospedale Marino, come abbiamo sempre sostenuto, si aprono grandi prospettive.

Fin da subito lavoreremo insieme al Comune di Cagliari su una riqualificazione di alto profilo”. Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru dopo la sentenza della Terza Sezione del Consiglio di Stato che ha accolto in pieno il ricorso in appello presentato dalla Regione contro la società ‘Prosperius in Sardegna Srl’, per l’annullamento della sentenza del Tar del 12 settembre scorso, confermando la decadenza dell’aggiudicatario della gara.

In venti pagine, la Sezione guidata dal presidente Marco Lipari ha riconosciuto l’inadempimento da parte della Prosperius, la quale – contrariamente a quanto disposto dal bando di gara – non ha mai presentato all’Assessorato della Sanità una richiesta di autorizzazione e conseguente accreditamento al Servizio sanitario nazionale dei posti letto, come peraltro previsto per legge.

“I nostri legali – spiega l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – hanno evidenziato che il TAR aveva erroneamente ritenuto che il provvedimento di decadenza fosse fondato sulla carenza di posti letto per la riabilitazione nell’ambito della programmazione regionale e non invece sull’inadempimento dell’aggiudicatario. Il Consiglio di Stato ci ha dato ragione, e ora voltiamo pagina e ci prepariamo a ricominciare da capo. Le scelte di riqualificazione del litorale del Poetto, portate avanti dal Comune di Cagliari, meritano una riflessione politica sull’utilizzo di una struttura in un luogo così sensibile e ad altissimo valore ambientale, al quale si è voluto restituire una valenza turistica esclusiva”.

 

 

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