“Una Piccola Storia” : piazza Yenne, piazza Costituzione e  piazza Garibaldi

di Sergio Atzeni

Ci sono a Cagliari tre piazze la cui piccola storia ha contribuito  a formare quella più complessa della città: piazza Yenne, piazza Costituzione, piazza Garibaldi.

Piazza Yenne riconsegnata ai cittadini diversi  anni or sono con un nuovo aspetto, durante i lavori di ristrutturazione ha riconsegnato numerosi reperti romani e medievali che non lasciano dubbi sulla sua lunga storia. La sua posizione elevata prospiciente il mare fu scelta per edificare le “domus” dai patrizi romani che potevano così vivere in splendido isolamento e stare a distanza dalle povere case della plebe.

Quando i pisani costruirono la rocca di Castello e si svilupparono i quartieri di Marina e Stampace diventò crocevia obbligato e raccordo tra i tre insediamenti, furono costruiti una fontana ed un abbeveratoio  e prese il nome di Platea Stampacis. Ne 1822 fu ribattezzata piazza San Carlo in onore del re Carlo Felice e più tardi piazza  Yenne a ricordo del viceré sotto il quale ebbero inizio i lavori di costruzione della strada Cagliari-Porto Torres, l’odierna 131, di cui un cippo segna ancora oggi il punto di partenza.

Nel 1860, quasi di nascosto, nel luogo dove si teneva un colorito mercatino, fu collocata la statua bronzea di Carlo Felice,  opera di Andrea Galassi, che dal 1833 giaceva dimenticata in un magazzino di Castello.

Piazza Costituzione si formò invece tra le antiche mura di Marina e Villanova e fu dominata dagli antichi bastioni della Zecca e dello Sperone che  sorgevano al posto dell’attuale bastione di Saint Remy e,  quella  spianata,  fu usata dagli abitanti per buttare i rifiuti, tanto che prese il nome di “Montronargio”.

Quando furono abbattute le mura diventò anch’essa  passaggio obbligato tra i tre  quartieri e fu chiamata  piazza Villanova, collegata direttamente allo slargo pomposamente battezzato  nel 1885 piazza Martiri perché vi fu eretto un  monumento in onore dei caduti nelle guerre d’indipendenza.

Nell’ottocento la piazza prese il nome di “Costituzione” per ricordare lo Statuto Albertino e nel 1901, quando al posto dei vecchi baluardi   fu costruito il  Bastione di Saint Remy con la passeggiata coperta, assunse l’attuale estetica.

 Piazza Garibaldi invece  fa parte della Cagliari posteriore al ‘900, fino ad allora costituiva infatti il confine del quartiere Villanova con la campagna e l’inizio della via Garibaldi allora appunto  chiamata “Ruga de Is Argiolas” (strada delle aie).

Era occupata da campi coltivati e dagli stradoni che portavano a Pirri e Quartu, nel 1912 iniziò la costruzione  della scuola elementare Alberto Riva eil luogo assunse l’imponenza attuale e fu il primo nucleo di espansione della città moderna verso l’interno. Il caseggiato, progettato dall’ingegnere Bartolomeo Ravenna fu, come detto, iniziato  nel 1912 e portato a termine  verso il 1930 con il compito, tra gli altri,  di  mettere in comunicazione la piazza Garibaldi con la piazza San Domenico e fu dedicato   al diciottenne Alberto Riva Villasanta, ultimo caduto della prima guerra mondiale.

Dopo tanti anni che fu il giardino preferito dai cagliaritani cadde in abbandono e il verde delle aiole scomparve lasciando il posto a erbacce e immondizia. Tra breve la piazza dopo i lavori  sarà riconsegnata ai cittadini  ridisegnata e così i cagliaritani potranno rimpossessarsi di quello spazio che per decenni è stato uno dei luogo di svago più importanti della città.

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