Mamoiada: boom di presenze per “Autunno in Barbagia”

In migliaia a Mamoiada per Autunno in Barbagia fra saperi e sapori, arte e tradizione, artigianato e prodotti dell’agroalimentare

 di Alessio Atzeni

“Un boom di presenze che ancora una volta ci dà la prova di come la nostra storia, la nostra cultura, i nostri prodotti tipici siano attrattori fortissimi per quello che cercano oggi visitatori e turisti, non solo un viaggio ma un’esperienza che passa attraverso il cibo, l’artigianato, l’ambiente”, dice l’assessore della Programmazione Raffaele Paci in visita alle cortes del centro barbaricino.

“Vedere così tanta gente  conferma che la strada per combattere lo spopolamento, rilanciare l’economia dei nostri paesi, creare lavoro, abbattere le barriere geografiche è esattamente questa: partire da quello che da millenni è il nostro patrimonio di tradizioni, ambiente, sapori e artigianato e farlo conoscere con  queste manifestazioni ma soprattutto attraverso un processo di digitalizzazione che grazie all’alta tecnologia riesca a portarci nel mondo.

I turisti quando vanno via vogliono portare con sè i prodotti che raccontano di quei territori, noi dobbiamo riuscire anche a portarli direttamente nelle loro case. Quindi conserviamo e custodiamo gelosamente le nostre tradizioni, ma facciamole diventare un’occasione di crescita e sviluppo per le nostre zone interne”.


MUSEO DELLE MASCHERE, ESEMPIO VIRTUOSO FRA TRADIZIONE E FUTURO – Il vicepresidente della Regione ha poi fatto tappa al Museo delle maschere mediterranee, nato con l’intento di costituire un luogo di contatto tra l’universo culturale di Mamoiada, nota in tutto il mondo per le sue maschere tradizionali – i Mamuthones e gli Issohadores – e le regioni mediterranee che, attraverso le rappresentazioni e le maschere di Carnevale, svelano un forte legame fra storia e cultura.

Guidato dal direttore del Museo Mario Paffi, Paci ha visitato tutte le stanze con gli allestimenti di maschere e costumi tipici, apprezzando anche le iniziative del Museo in termini di marketing con la possibilità di acquistare prodotti legati al carnevale, dalle maschere interamente lavorate a mano ai ciondoli con Mamuthones e simboli archeologici, e poi libri, magliette, cartoline e poster. “Questo è un esempio di come valorizzare il territorio e allo stesso tempo creare sviluppo e lavoro.

Un museo sul territorio che stacca migliaia di biglietti, che racconta tradizioni millenarie ma che allo stesso tempo ha avuto la capacità di guardare al futuro, di legare quelle tradizioni ad altre nel mondo e che permette al turista di portare a casa ricordi di quello che ha visto.

E poi, fondamentale, la capacità di fare rete e sinergia col progetto Airport Museum Box che prevede l’installazione di box digitali nei principali scali aerei della Sardegna per promuovere l’offerta culturale del museo Nivola di Orani, del Museo delle Maschere di Mamoiada e del Man di Nuoro. Questi – ha concluso Paci – sono gli elementi alla base della nostra programmazione territoriale che nasce dai territori, dalla loro capacità di fare rete e mettersi in gioco, di valorizzare i punti di forza e di riuscire a trasformare, con l’aiuto della Regione che sta attuando una politica antispopolamento con risorse mai stanziate in passato, il patrimonio del passato in ricchezza e lavoro per il futuro”.

 

 

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