La “Rosa Roja”, associazione a fianco degli immigrati

Il suo scopo iniziale era di occuparsi di cooperazione internazionale, e contribuire ad eliminare le disuguaglianze tra nord e sud del mondo,  Oggi operano anche nel territorio regionale con sede a Sestu,   con  la formazione di gruppi locali

di Jessica Orrù 

La Rosa Roja nasce nel 2012 a Sestu, quando un gruppo di amici dopo anni di esperienza nel volontariato decide di mettersi in proprio. Il suo scopo iniziale era di occuparsi di cooperazione internazionale, e contribuire ad eliminare le disuguaglianze tra nord e sud del mondo. Offrono assistenza burocratica a tutti gli immigrati che entrano in contatto con loro. Oggi operano anche nel territorio regionale. Tra i nuovi obiettivi dell’associazione c’è anche la formazione di gruppi locali in tutte le regioni Italiane. Dal 2015 l’associazione organizza il progetto “Natale Solidale “, attraverso una raccolta fondi aiutano famiglie e ragazzi di strada nella Repubblica Dominicana e nella vicina Haiti.

Da alcuni anni la Rosa Roja fa parte anche del Forum SAD, l’organismo nazionale che racchiude associazioni e sostenitori del sostegno a distanza.  Forum SAD organizza attività di formazione per i volontari e vuole diffondere il sostegno a distanza come forma di sviluppo tra i popoli, la forma più comune del Sad, è l’adozione di un bambino. Tra quegli amici che nel 2012 fondò l’associazione c’era anche Elisabeth Rijo, oggi presidente della stessa. La storia di Elisabeth rappresenta un esempio di possibile integrazione , ella arrivo in Sardegna dalla Repubblica Dominicana nel 2001, dai suoi racconti le uniche difficoltà incontrate sono state di natura linguistica quando sempre in quell’anno decise di frequentare le lezioni alla facoltà di Ingegneria dell’università di Cagliari.

Insegnanti e colleghi hanno fatto tutto il possibile per aiutarla e sostenerla, Elisabeth è di madre lingua spagnola, conosce bene inglese e francese, creolo e haitiano. Anche al di fuori dell’università dice di aver sempre incontrato persone che non le hanno mai fatto sentire la mancanza della famiglia, questa visione positiva delle cose nasce sicuramente dalla sua volontà di cambiare concretamente le cose.

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