A forte rischio l’agenzia Inps di Giba nel Sulcis-Iglesiente

Interrogazione del capogruppo Udc rubiu: “La regione chieda subito un incontro con l’Inps per scongiurare la soppressione dei servizi previdenziali”

di Antonio Tore

A forte rischio l’agenzia di Giba sulla via Principe di Piemonte, (quasi) salve le filiali di Iglesias in via Crocifisso e Carbonia con la nuova sede di via Trieste.

E’ il verdetto amaro per il Sulcis Iglesiente del riassetto degli uffici territoriali dell’Inps, l’istituto nazionale di previdenza sociale. Un “Modello di presidio territoriale a operatività differenziata”, questo il titolo del documento, che sta già suscitando una rivolta in Sardegna, con il pericolo che si possano cancellare diverse succursali dell’ente.

Da qui l’interrogazione urgente del capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu. “La decisione sui tagli sarà presa in base a diversi criteri che vanno dalla popolazione residente nel distratto, il personale in forza alla filiale e la percentuale di ipercopertura sul territorio (con la distanza dalle altre sedi) – spiega il rappresentante Udc – Con questi parametri, è di fatto scontata la chiusura dell’agenzia Inps sita a Giba, che copre tutto il Basso Sulcis, sulla via Principe di Piemonte, che eroga una serie di servizi prioritari ai cittadini del distretto”.

Sul piede di guerra anche le organizzazioni sindacali: “La Cisl di Cagliari si è già espressa in modo nettamente contrario alla riorganizzazione disegnata dall’Inps, dichiarandosi pronta a mettere in atto tutte le iniziative, in sede locale e nazionale, necessarie per far cambiare idea all’Istituto di previdenza – aggiunge Rubiu – E’ l’ennesima scelta calata dall’alto. Non si tiene conto dell’elevato indice di vecchiaia nel Sulcis Iglesiente e non si guarda alle difficoltà di collegamento sul territorio”.

Il capogruppo dei moderati richiama la Regione: “La giunta regionale – conclude Rubiu – non può certo restare assente da questa proposta riorganizzativa che incide enormemente sulla qualità della vita delle categorie più deboli dei cittadini. Insomma anche la vertenza Inps è bene che finisca davanti al Governo”.

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