I fiorai non possono utilizzare l’acqua del Cimitero di San Michele

Nel piazzale antistante il Cimitero non esistono fontanelle a cui possano approvvigionarsi e non è loro consentito di utilizzare l’acqua degli erogatori all’interno del Cimitero.

di Antonio Tore

Una “bolletta salata” è, forse all’origine del divieto del Comune di Cagliari ai fiorai del Cimitero di San Michele di fornirsi dell’acqua necessaria a mantenere lo stato dei fiori durante lo svolgimento della loro attività.

I fiorai lamentano che, in mancanza di apposite fontanelle nel piazzale antistante il Cimitero, sono stati “storicamente” obbligati a rifornirsi da quelle posizionate all’interno, con un “tacito” accordo col Comune.

All’improvviso, proprio all’avvicinarsi delle giornate dedicate ai defunti, è stato loro vietato di usufruire delle fontanelle cimiteriali, con gravi ripercussioni sul mantenimento del fresco dei fiori. Non sarebbe ipotizzabile neanche che gli stessi possano portarsi bidoni di plastica pieni d’acqua da casa loro per lo svolgimento dell’attività.

I commercianti hanno chiesto un incontro al Dirigente del Cimitero e all’Assessore competente per far si che la direttiva venga momentaneamente sospesa, in attesa che siano svolti i lavori che consentano che siano posizionate le fontanelle nel piazzale esterno alle quali possano approvvigionarsi, anche con sistemi avanzati, come con l’utilizzo di una tessera magnetica che consenta di pagare l’effettivo consumo dell’acqua da parte di ciascuno di loro.

I fiorai aspettano, quindi, una decisione rapida dell’Assessore che tenga conto delle loro esigenze all’approssimarsi del grande afflusso di persone che si verificherà tra fine mese e i primi di novembre.

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