A Cagliari nel 2018 i  Campionati Sportivi Europei per Trapiantati e Dializzati

Per una settimana gli atleti si cimenteranno in oltre 20 discipline sportive fra gli sport che non prevedono un contatto fisico. Tra le altre le discipline previste sono: ATLETICA LEGGERA, tutte le discipline,  NUOTO, tutte le distanze, TENNIS TAVOLO singolo e doppio, TENNIS, singolo e doppio, GOLF, CICLISMO

 redazione

Ora c’è anche l’ufficialità. Cagliari, in rappresentanza dell’Italia, a giugno del 2018 ospiterà la X edizione dei Campionati Sportivi Europei per Trapiantati e Dializzati. L’annuncio è stato dato dal Presidente nazionale del Forum Sport Italia – Nazionale Italiana, Giuseppe Canu nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina nell’assessorato allo Sport del Comune di Cagliari.

Assente l’assessore Yuri Marcialis per motivi di salute, la conferenza stampa è stata introdotta da Claudia Medda, Assessore alla Innovazione tecnologica, Comunicazione e Politiche per il decoro urbano che ha sottolineato come l’Amministrazione comunale da subito ha aderito alla proposta sostenendo l’iniziativa e incontrando, a ottobre scorso, la Presidente della Federazione europea che organizza i Campionati.

Giuseppe Canu ha poi raccontato tutte le fasi che hanno portato l’Assemblea del Comitato europeo a preferire Cagliari dopo aver dato il consenso per lo svolgimento del giochi sportivi in Italia. Così, nelle strutture sportive del capoluogo della Sardegna, circa 500 atleti fra trapiantati e dializzati, provenienti da 29 nazioni europee (potrebbero essere 30 qualora anche la Federazione Russa per la prima volta decidesse di partecipare), per una settimana si cimenteranno in oltre 20 discipline sportive fra gli sport più conosciuti e che non prevedono un contatto fisico.

Le discipline previste sono: ATLETICA LEGGERA, tutte le discipline,  NUOTO, tutte le distanze, TENNIS TAVOLO singolo e doppio, TENNIS, singolo e doppio, GOLF, CICLISMO, in linea e a cronometro, MINI MARATONA, BADMINTON, singolo e doppio, BOWLING, singolo e in coppia, BOCCE su prato o su sabbia, FRECCETTE, TIRO CON L’ARCO, BEACH VOLLEY, PESCA SPORTIVA, VIRTUAL TRIATHLON, nuoto – ciclismo – corsa.

Alla conferenza stampa sono intervenuti, inoltre, Gianfranco Fara presidente del CONI Sardegna che ha espresso apprezzamento per l’iniziativa, “diversa dalle paraolimpiadi, ma che certamente ricoprono una valenza sociale e umana molto importante, soprattutto per coloro che quotidianamente si trovano ad affrontare gravi difficoltà di salute”.

Per l’organizzazione di questi campionati, necessariamente si dovrà contare anche sul sostegno da parte di importanti strutture sanitarie quali i reparti dialisi, nefrologia, centro trapianti e pronto soccorso, rappresentati da dott. Giorgio Pia responsabile del Pronto soccorso del SS Trinità, dott. Antonello Pani, direttore della Nefrologia del Brotzu e dott. Stefano Murtas responsabile dell’Unità operativa Territoriale di Nefrologia e Dialisi di Quartu Sant’Elena.  Tutti i medici hanno sottolineato come, per chi fa la dialisi, la pratica sportiva è talmente importante che consente ai pazienti di ridurre da tre a due volte la settimana il sottoporsi al rene artificiale, mentre ricevere il trapianto di un organo, significa poter ritornare ad una vita pressoché normale.

 

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