Cagliari: l’ex cava di Monte Urpinu deve essere aperta al pubblico

Lo sostiene il parlamentare dei Riformatori, Pierpaolo Vargiu, che ha rivolto un’interrogazione urgente al Ministero dei Beni Culturali perché intervenga sul Comune di Cagliari per una veloce conclusione dei lavori

redazione

“La ex cava di Monte Urpinu è ancora oggi uno sfregio al decoro urbano della città. I lavori di messa in sicurezza dei costoni dal rischio idrogeologico procedono con intollerabile lentezza e l’accesso di via Raffa Garzia resta un cantiere urbano infinito che offende la bellezza dei luoghi”.
Lo sostiene il Parlamentare dei Riformatori, Pierpaolo Vargiu, che ha rivolto un’interrogazione urgente al Ministero dei Beni Culturali perché intervenga sul Comune di Cagliari per una veloce conclusione dei lavori”.
Nell’area del futuro Parco urbano dell’ex Cava di Monte Urpinu –prosegue Pierpaolo Vargiu- sono stoccati reperti architettonici e monumentali che rappresentano un pezzo importante della memoria storica della città. Sicuramente nell’ex cava giace abbandonata da decenni una parte dei capitelli e delle colonne dell’ex Mercato Civico del Largo Carlo Felice, ma molto probabilmente l’area è un deposito mal custodito e a cielo aperto per i resti di altri importanti edifici storici e monumentali distrutti nel corso della seconda guerra mondiale”.
“Soltanto l’apertura al pubblico del Parco –conclude Vargiu- potrà permettere ai cagliaritani e ai turisti di fruire di un’area tra le più suggestive e panoramiche della città, carica di reperti e suggestioni della memoria del passato che non possono restare abbandonate a sé stesse e inutilizzate ai fini identitari e dello sviluppo turistico della città!”

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