ALCOA, Pigliaru: siamo ad un passo dall’accordo

 “Il passaggio dello smelter di Portovesme a un nuovo investitore è il risultato per il quale la Giunta ha lavorato fin dal suo insediamento, quando nessuno avrebbe scommesso sul riavvio produttivo di Alcoa”

di Antonio Tore

“Nel 2014, quando pochissimi ci credevano, insieme ai lavoratori dell’Alcoa abbiamo convinto il Governo a fare tutto il possibile per far ripartire l’impianto. Il Governo è stato da subito con noi e si è mosso alla ricerca di imprenditori, portando Alcoa in cima ai dossier nazionali. Ora siamo a un passo dall’accordo finale, un momento decisivo per una vicenda in cui abbiamo fortemente creduto e che è simbolica per l’intera Sardegna”, questo il commento del Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, al termine dell’incontro svoltosi al MISE su Alcoa, presieduto dal ministro Carlo Calenda e alla presenza l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras. “Il passaggio dello smelter di Portovesme a un nuovo investitore è il risultato per il quale la Giunta ha lavorato fin dal suo insediamento, quando nessuno avrebbe scommesso sul riavvio produttivo di Alcoa. Abbiamo tenuto sempre alta la tensione, lavorando quotidianamente con ministri e sottosegretari che sono stati interlocutori attenti e operativi. Grazie al lavoro fatto in sinergia con il Governo, in particolare con il ministro Calenda, siamo riusciti a trovare una soluzione che consentirà di far ripartire un’industria importante e strategica non solo per l’Isola ma per tutta l’Italia. Ciò non sarebbe stato possibile se anche i parlamentari sardi non avessero lavorato per varare norme per rendere competitive le produzioni energivore della Sardegna. Così come è stato fondamentale chiudere l’accordo con i sindacati per l’estensione degli ammortizzatori sociali, permettendo ai 500 lavoratori e alle loro famiglie di affrontare questi anni con più serenità. Per prudenza, aspettiamo di completare i pochi passi che mancano all’ultima firma e solo dopo festeggeremo – conclude il presidente Pigliaru – insieme ai lavoratori, che voglio ringraziare per averci da subito persuaso che la sfida si poteva vincere e con i quali andremo avanti nel percorso, che è stato lungo e complesso”.

Alla riunione di questa mattina al Mise, cui erano presenti, oltre all’assessore Piras, i sindacati nazionali e territoriali di categoria, è emerso che il gruppo svizzero Sider Alloys è intenzionato a rilevare lo stabilimento Alcoa con un piano di investimenti che consentirà un rilancio produttivo della fabbrica. Sono stati inoltre evidenziati i prossimi passi del percorso che è stato avviato in questi ultimi mesi e che si dovrà concludere entro il 15 febbraio con la firma finale. L’intenzione è di chiudere entro Natale il corpus procedurale comprendente l’Accordo di Programma, che il Piano Sulcis contribuisce parzialmente a finanziare, per rendere operativo l’iter del passaggio dello stabilimento da Alcoa a Invitalia e, quindi, da Invitalia a Sider Alloys, e il Contratto di Sviluppo. A partire dal prossimo 11 gennaio inizierà il confronto fra sindacati e investitore, con la mediazione del Mise e della Regione, per definire una piattaforma sindacale.

“Il prossimo atto della Regione – ha detto l’assessora Piras – sarà la rapida approvazione di una delibera della Giunta sull’Accordo di Programma”. La Regione inoltre convocherà a breve i sindacati regionali per un approfondimento anche sul Piano industriale.

La Giunta Pigliaru, con Governo e Invitalia, ha intrapreso fin dal suo insediamento un percorso per la ricerca di un investitore, per arrivare in tempi serrati alla firma dell’Accordo di Programma, alla definizione delle risorse del Contratto di Sviluppo e al graduale riavvio degli impianti. Nel mentre, sono state poste le condizioni per il rilancio non solo di Alcoa ma di tutte le attività imprenditoriali nel polo industriale sulcitano, portando avanti le azioni stabilite nel Piano Sulcis, con il dragaggio del porto di Portovesme, investimento di quasi 16 milioni di euro, finanziato con fondi FSC assegnati all’Assessorato dell’Industria. Inoltre si è raggiunto un importante risultato sulla bonifica delle falde acquifere, i cui costi ricadranno su Alcoa e sulle altre aziende che operano nell’area industriale. La bonifica dei suoli è già in atto e nelle scorse settimane sono stati sciolti i nodi che ancora non avevano permesso l’avvio delle altre opere di risanamento.

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